PMD, il lato oscuro

Eh già...

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    Poliziotti
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    Alla fine ho deciso di fare una discussione separata dalla gallery e mettere qui la fanfic in tema pokemon :asd: vi metto qualche capitolo e se vi gusta la continuo. Sappiate che sono un po ignorante in grammatica quindi se trovate errori è tutto normale :ahse: anzi vi chiedo di correggermi nel caso. Buona lettura :matteo:

    -incontro-
    Una piccola fiamma pronta ad estinguersi, circondata da tanti globi di luce, talmente intensi da accecare la vista, in una stanza rozza, di pietra ruvida, gocciolante d'acqua.

    -vi... vi prego, lasciatemi in pace - disse il piccolo charmander allo stremo delle forze - sono troppo debole, non ce la faccio più - una supplica appena percepibile, gli occhi in lacrime e la fiamma sempre più piccola. Stanca.

    - dove si trova lui? dove si nasconde? - chiese una voce, cupa e minacciosa, con accento raschiante come vetro rotto. charmander rabbrividì al suono di quella voce -ve l'ho già detto, non so nemmeno di chi state parlando. vi prego lasciatemi andare via. - a quelle parole i globi di luce di avvicinarono pericolosamente al piccolo charmander. Gemette di dolore e si accasciò a terra - no, allontanatevi, non ce la faccio... - borbottò ancora, la fiamma talmente piccola, pronta a svanire.

    All'ultimo istante uno dei globi di luce si spense di colpo, poi un altro, e un altro ancora. Tutti si spensero facendo piombare la stanza nell'oscurità. La fiamma sulla coda di charmander prese fiato, poi, come coperta da un telo nero, scomparve alla vista. Nessun respiro, rumore, nulla. Il piccolo charmander è stato portato via sotto il naso di tutti. E nessuno aveva percepito nulla. Ci furono dei grugniti di fastidio generale, poi cadde di nuovo il silenzio.



    Un sospiro di sollievo fece tremare il suo corpo, la fiamma tornata alla sua forza iniziale, i deboli raggi del sole al tramonto scaldano il suo corpo infreddolito, ci è mancato davvero poco - grazie, mi hai salvato, chiunque tu sia - disse alla figura nascosta da un lungo mantello nero - non ringraziarmi, piuttosto stai attento. - borbottò la figura con voce profonda, calda - non vorrei cadessi di nuovo nelle loro zampe. potresti non farcela di nuovo -

    - ma.... chi erano? cosa erano quelle luci? - domandò il piccolo, completamente ripreso. la figura si mosse sotto al mantello, scivolò all'ombra di un albero con fluidità - sei sicuro di volerlo sapere? - chiese enigmatica la figura - ti troverai in guai peggiori di questo. - un semplice avvertimento, abbastanza chiaro per capire che qualcosa non va e che sarebbe meglio starne fuori, lasciare tutto nelle zampe di qualcun altro, magari più forte di un giovane charmander, scampato per il rotto della cuffia da morte certa grazie ad una figura completamente ignota, probabilmente passata di li per caso.

    - io.... voglio sapere! - esclamò infine. la figura ammiccò nel mantello, un lembo si mosse, ed essa divenne visibile al piccolo charmander - se ne sei così sicuro, allora vieni con me, ti mostrerò la verità. - al piccolo charmander ci vollero pochi secondi per decidere. Sbalzò in piedi, le zampe tremarono di terrore appena scampato. Sospirò e prese coraggio, avvicinandosi alla figura che lo cinse nel mantello.

    Il tramonto finì, le ombre della notte li coprirono mentre si muovevano indisturbati verso luoghi più sicuri.


    -benvenuto nella BRO-
    - e questo chi sarebbe? - chiese Snivy, osservando il pargoletto portato sotto braccio dal capo, semi nascosto dal mantello nero. Lo guardò per un lungo istante, con fare scettico - a me sembra un po deboluccio -
    - ha del talento - tagliò corto lui - e so che sarà un valido compagno -
    - compagno? Di chi?- chiese di nuovo lei, chi mai vorrebbe un novellino come compagno?
    -tuo - esclamò lui. L'espressione di lei sembrò quella di qualcuno che ha appena ricevuto uno schiaffo.
    - non se ne parla! - sbottò, era sufficientemente forte da non volere qualcuno che la ostacolasse negli allenamenti e nella sua crescita nella base.
    - prova il suo valore, vedrai che ti troverai bene con lui - disse appoggiandolo finalmente a terra, lui continua a dormire beatamente - fai sempre in tempo più avanti a sciogliere la squadra -
    Era evidentemente una sfida lanciata all'orgogliosa snivy. E lei l'accettò con una scrollata di coda e con un alzata di mento - ai suoi ordini - disse. Con le sue liane prese charmander con una certa delicatezza e se lo portò via alle deboli luci dell'alba.

    - da quando tu porti qui nuove reclute? Non lo fai mai - esclamò gardevoir, mentre si sistema il mantello sulle spalle e il cappuccio sulla schiena, con eleganza.
    - sensazione -
    -ah, tesoro. Tu e le tue sensazioni - sospirò lei in un sorriso - siete il mistero della BRO. Eppure quel cucciolo ha attirato stranamente la tua attenzione, sono curiosa di scoprire cosa succederà in futuro. - concluse volteggiando su se stessa. Lui semplicemente ammiccò con fare quasi dispiaciuto, restando in silenzio.

    Diverse ore dopo, a giorno fatto, un brusio insistente svegliò charmander. Fece una smorfia infastidita e si stiracchiò.
    - alla buon ora!- esclamò lei facendolo sobbalzare - io sono snivy, da domani dovrai svegliarti molto prima, qui gli allenamenti iniziano all'alba - concluse con tono secco e irritato.
    - ciao snivy, io sono charmander - rispose lui con un sorriso solare, poi si guardò attorno - dove sono? -
    - sei a casa mia. Ti ci ho portato io mentre dormivi beatamente - borbottò lei dopo qualche secondo - vieni, ti faccio fare un giro nella BRO - concluse facendo cenno con la testa e voltandosi verso la porta, charmander la segue da poca distanza.
    Appena usciti li accolse un improvviso brusio insistente di chiacchiere sovrapposte.
    - questa zona - disse indicando dietro charmander con un gesto ampio - è dove dormiamo e riposiamo tutti. Vedi di trovarti o costruirti un edificio qui e non altrove. Quell'edificio laggiù è per il mercante settimanale, di solito è kecleon - continuò lei indicando una tenda robusta per metà nascosta da una casa color porpora - ogni settimana ha oggetti diversi quindi occhio. L'edificio porpora vicino è il magazzino di sableye. Ha creato nel sottosuolo una serie di cunicoli dove tiene tutti i nostri oggetti. Quella laggiù è l'arena. È suddivisa per piani e zone infatti prende la maggior parte dello spazio qui alla BRO, ci alleniamo tutti li. li vicino ci sono blissey e chansey, se hai ferite o vengono trovate uova ci pensano loro. E infine li è dove si riuniscono le ombre -
    - ombre? - chiese infine lui, dopo aver memorizzato tutti i luoghi
    - sono quelli più forti della BRO, quelli che portano il mantello nero e possono agire sul campo. Solo quando si completa l'addestramento si può superare la prova e diventare uno di loro - disse con evidente desiderio di farne parte
    - cosa significa BRO?-
    -base resistenza oscura - disse meccanicamente - chiunque ti vedrà cercherà di catturarti in quanto noi siamo contro la luce. -
    - quindi... siete i cattivi?- chiese lui titubante.
    -esattamente - ammise lei, particolarmente fiera di esserlo.
    -non... non mi sembra -
    -se ne parlerà più avanti - concluse velocemente lei - sappi che il capo ti ha affidato a me, con la tua pennichella abbiamo saltato gli allenamenti mattutini oggi. Vedi di svegliarti in orario domani. -
    -oh, scusami, non lo sapevo... potevi svegliarmi -
    - tzk, non sono la tua balia. Ognuno qui deve badare a se stesso se vuole sopravvivere - sbottò lei orgogliosa - beh, per oggi possiamo fare un giro, se ti va. Cosi fai conoscenza con gli altri. -
    - va bene - esclamò infine lui sorridendo.


    -confessioni-
    Sono passati alcuni mesi da quando charmander è stato portato alla BRO. Ogni giorno snivy e charmander passano molto tempo insieme, diventando quasi inseparabili. Non sempre vanno d'accordo ma nel giro di qualche ora al massimo fanno sempre pace. Insieme divennero sempre più forti diventando charmeleon e servine.
    Nelle ultime settimane molti loro compagni provarono a far parte delle ombre, nessuno ci riuscì, caddero alla prova, spaventati e confusi. Alcuni di loro addirittura decisero di abbandonare la BRO, ma chi abbandona non può sapere, la loro memoria viene cancellata. Altri non mollano, pochi altri si stanno ancora riprendendo.
    Ci sono notti che charmeleon ricorda ancora il primo incontro con quelle luci, il ricordo appare in sogno, lo fa tremare e gli manca il fiato, sentendosi soffocare. Per fortuna ogni volta servine lo scuote destandolo, tranquillizzandolo. È solo un sogno, un ricordo. Qualcosa che non succederà più. Eppure torna sempre.
    - ti va di dirmi come è successo? - chiese servine all'improvviso. Lei non chiede mai nulla, è strano che lo faccia.
    - ero a giocare con i miei fratelli e le mie sorelle - al ricordo si chiese se almeno loro stavano bene - il cielo si illuminò all'improvviso accecandoci tutti, mentre non vedevo qualcosa mi prese per i fianchi e mi trascinò via. Urlai aiuto, ma quando tornai a vedere dopo pochi attimi ero già chissà dove, dentro ad una torre. Mi chiusero tra quelle luci, ogni volta che si avvicinavano sentivo che qualcosa mi veniva succhiato via, diventando sempre più debole. Mi chiedevano "dove sta lui? Dove si nasconde?" Ma non ho ancora idea di chi si riferivano, eppure continuarono, stavano per uccidermi, poi arrivò l'ombra, spense le luci e mi portò via in pochi attimi fugaci - concluse, non ringrazierà mai abbastanza il suo salvatore, anche se non lo ha più visto dopo quella volta.
    - capisco - disse lei, le sue spalle tremarono - e perché hai deciso di venire qui? -
    - voglio scoprire la verità, quelle luci sono maligne e voglio combatterle -
    - verrai braccato. Quelle luci sono ovunque -
    - lo so, ma il dolore che ho provato nessuno deve provarlo -
    A quella frase servine non rispose subito, rimanendo immersa nei suoi pensieri per qualche secondo - tu sei uno dei pochi sai? -
    - a cosa? -
    - ad aver visto da subito la vera faccia della luce - borbottò lei, muovendosi a disagio.
    -anche tu? - chiese charmeleon, quasi preoccupato.
    - no, io ho provato il piacere - ammise guardandolo - quelle luci, quando si avvicinano a qualcuno, inebriano la mente e il corpo viene percosso da brividi di piacere. Una sensazione offuscata e che non puoi più farne a meno, ne sei dipendente. Più ne sei dipendente e meno ragioni, facendo tutto ciò che ti ordinano pur di averne ancora. È cosi che la luce accresce i suoi seguaci. Alla luce non si può rinunciare. -
    Charmeleon rimase esterrefatto. Non immaginava fosse questa la reale situazione. E immaginava il motivo dell'esistenza della BRO, la luce sta sottomettendo tutti, solo l'oscurità può contrapporsi, ma è ovvio che con l'effetto prodotto dalla luce, l'oscurità venga vista come il male da debellare.
    Charmeleon ebbe un dubbio - perché tu sei qui? -
    Lei lo guardò tristemente e con il dolore negli occhi - ho perso mia madre e mio padre per colpa di quella luce. Sono globi instabili, sono inebrianti finché non cambiano stato di materia, poi diventano dei piccoli buchi che risucchiano tutto ciò che vive. L'energia, il calore, la vita. Venni portata via prima che mi succedesse qualcosa, ma i miei genitori non sono stati così fortunati. Passai del tempo in astinenza con tremendi tremori e allucinazioni, quando mi ripresi ero qui, cosciente di tutto ciò che è successo. -
    Charmeleon rimase ammutolito. Servine ha passato peggio di ciò che ha passato lui - mi dispiace - sussurrò
    - non dispiacerti. È passato, ora sono qui. E so quello che devo fare - concluse, di nuovo fiera - è ancora presto, torniamo a dormire. Ci aspetta un altra giornata dura -
    - si, buona notte servine - bisbigliò lui, pensieroso e sicuro che non riuscirà a dormire.
     
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